Chi segue il calcio fin da bambino e poi trasforma questa passione in una professione, non può non volere anche parlarne male. O bene, a seconda dei casi. Sempre in tackle, però.
lunedì 15 aprile 2013
Serie A lotta salvezza: quelle papere dei portieri da Ufficio Indagini
Sorrentino e Romero uniti dalle papere. Clamorosa quella del portiere del Palermo, che ha permesso al Bologna di pareggiare; un errore di piazzamento per il sampdoriano, che ha dato la possibilità di Matuzalem di salvare derby e forse serie A per il Genoa. In comune i due numeri uno hanno la partita che stavano giocando: per la salvezza.
Siamo a fine stagione, bisogna stare vigili. Soprattutto alla luce del passato e delle partite accomodate per soldi. Vendute, insomma. Qui non ci sono prove, naturalmente. Solo una sensazione di già visto e già dato. Che poi qualche anno dopo arriva l'ex calciatore, pentito, e spiffera tutto a un magistrato. E ricominciamo con Scommessopoli o quel che è. Dio ce ne scampi!
Ma gli errori di Sorrentino e di Romero meriterebbero un approfondimento dall'Ufficio indagini. Come la vittoria del Siena a Pescara, ma questa volta per il gol di Emeghara, in chiaro fuorigioco. Anche i toscani stanno sgomitando per mantenere la massima serie. Ok, questo è un errore arbitrale come un altro. Siamo d'accordo. Ma restiamo vigili, per favore.
Pure in serie B succedono cose particolari. Tipo il Bari, che sta ansimando per non finire ai play out e che si trova sotto 0-3 al San Nicola contro il Lanciano. E poi in 20' ribalta tutto, vincendo 4-3. Grande rimonta, gran cuore, differenza di stimoli: tutto vero. Però...
Ma torniamo a Sorrentino e Romero. Ancora non si è capito cosa voleva fare il portiere del Palermo (uscire, prendere la palla con le mani, respingerla con i piedi. E' scivolato? Boh). Certo che Zamparini non è neanche fortunato: prende un portiere di livello per lasciare i bassifondi della classifica e questo lo tradisce così, davanti a 30mila spettatori... Certo, se si fosse venduto la gara, Sorrentino avrebbe agito in modo più furbo. Questa è l'unica consolazione dopo una giornata di calcio che fa veramente riflettere. Troppo.
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