mercoledì 17 aprile 2013

Inter-Roma: russi contro americani, come fosse Guerra Fredda



Inter-Roma non è una semifinale di Coppa Italia qualunque. Non solo per questioni meramente sportive, con i nerazzurri che devono assolutamente ribaltare l'1-2 dell'andata per sperare di salvare una stagione balorda e i giallorossi che vogliono assolutamente il derby e la Stella d'argento (che spetta a chi vince 10 volte la Coppa Italia).

No, Inter-Roma di stasera è anche russi contro americani. Come se fossimo ancora ai tempi della Guerra Fredda, quando le sue superpotenze si guardano in cagnesco. Anche se allora si parlava di sovietici, non di russi. Tutti sappiamo che la società capitolina appartiene agli americani (e in parte, massì diciamolo, a Unicredit). Pallotta è ormai personaggio conosciuto sotto il Colosseo. Da poco, però, anche l'Inter ha visto entrare soci stranieri. Non proprio nella Società nerazzurra, ma nella Saras, l'azienda petrolifera da cui Moratti prende i soldi.

I russi di Rosneft - che non è un nuovo panino McDonald's - sono leader nella trivellazione del petrolio. E hanno acquistato il 13,70% delle azioni Saras, pari a 178 milioni di euro. Un investimento che pare essere una mera operazione commerciale, ma che in realtà nasconde altri interrogativi. Moratti vuole gradatamente disimpegnarsi dal giocattolo nerazzurro? E' un modo per far arrivare soldi freschi pure nelle casse interiste, non proprio floride?

Al momento si può dire poco dell'operazione. Se non che è difficile pensare che Saras e Inter non si colleghino. Tanto è vero che Moratti viene intercettato dai giornalisti sempre all'entrata o all'uscita dell'azienda petrolifera, mica della sede nerazzurra...

Insomma, stasera godiamoci Inter-Roma. Chi passa, va in finale contro la Lazio all'Olimpico il prossimo 26 maggio. Potrebbe scapparci un derby. Oggi, invece, è solo Armata Rossa contro Yankees...

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