martedì 9 aprile 2013

Roma-Lazio, il prefetto: "Mai più un derby di sera". Sky e Mediaset ridono. Meglio i soldi e il morto?


Mai più un derby romano di sera. Lo ha scritto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, alla Lega di serie A. Colpa degli incidenti che hanno accompagnato ieri Roma-Lazio, con alcuni accoltellati e un giallo su un'ambulanza assaltata dai teppisti. Con la città del Papa in stato d'assedio dal pomeriggio fino a notte fonda.

Mai più derby di sera. Concordo. Ma il discorso è più ampio: mai più partitissime di sera. Perché gli incidenti possono capitare pure in un Lazio-Juve (lunedì prossimo, naturalmente in orario serale) piuttosto che in un Milan-Napoli (domenica in orario serale). Tutto bello, bellissimo. In un mondo perfetto, torneremmo a giocare tutti alle 15. Come quando ero bambino.

Apriamo gli occhi, suddai. La Lega calcio è succube delle tv, i club non aspettano altro che farsi foraggiare da Sky e Mediaset. E pazienza se poi il big-match si disputa alle 20.45 o alle 21, se ci scappa il ferito o peggio, se si spendono soldi per gli straordinari alla polizia. Se si gioca sotto la nebbia o con il termometro a -10. Pazienza. Il denaro prima di tutto.

Il denaro. Ma poi come lo investono i nostri club? No, perché a sentire i presidenti noi non possiamo prendere i top player che, puntualmente, si accaparrano le big europee. E allora, se tanto siamo poveri, tanto vale essere poveri ma belli. Tornando a giocare in contemporanea. Con una legge sugli stadi seria. E una sui tifosi ancora più seria.

Ieri è morta Margaret Thatcher. Lei a fine anni '80 usò il pugno di ferro con gli hooligans azzerando di fatto gli episodi di teppismo in patria. Oggi il calcio inglese è ricco, con gli stadi sempre pieni e senza incidenti. Eppure, si gioca tutti i giorni e a tutte le ore.

Come dite? Impossibile anche questo? Forse avete ragione. Torno nell'oblio. A godermi le prossime gare serali sul divano di casa. Se poi ci scappa il morto, è un incidente di percorso...

Foto: Gazzetta.it

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