giovedì 11 aprile 2013

Perché la Juventus e l'Italia non vinceranno la Champions per molti anni


La Juventus è da quasi due anni il meglio del mondo calcistico italiano. Lo dice la classifica, il distacco dalle rivali, a tratti anche il gioco. E la Juve ieri sera ha dimostrato quale sia al momento il gap tra il calcio italiano e quello europeo: Bayern Monaco 4 - Juventus 0. Se però non credete che la società torinese sia il meglio del calcio italiano al momento, possiamo citare il Milan, che nei salotti europei ci sguazza meglio della Signora. Bene: Barcellona 4 - Milan 0. Cambi il nome della squadra, ma il risultato resta lo stesso.

La differenza tra l'Italia e il Resto d'Europa la fanno i soldi, inutile girarci intorno. Il Psg ieri aveva in campo Ibrahimovic, Thiago Silva, Verratti, Lavezzi e Pastore: cinque ex protagonisti del nostro campionato. Ce li rapiscono e se li portano via, quando e come vogliono. Il prossimo a partire sarà Cavani. E non ce li restituiscono. I top player in circolazione si guardano accuratamente dal scendere oltre le Alpi. La crisi economica punge, la tassazione italiana allontana, gli stadi vecchi infastidiscono. Il razzismo, anche. Se negli anni '80 e '90 Zico, Platini e compagnia facevano a gara a sbarcare da noi, accolti e trattati da autentici re, oggi preferiscono la Spagna, la Germania, l'Inghilterra. Alcuni anche la Russia e il Psg, appunto, eccezione francese.

Non sono cose nuove. L'Italia calcistica dà la sensazione di immobilità. Da noi, gli sceicchi ci prendono in giro e poi si ritirano. I cinesi fiutano l'affare e se ne vanno nauseabondi. Due anni fa sempre la Juve ha aperto la strada con lo stadio di proprietà. Ma ai bianconeri oggi mancano i soldi per i top player. Gli introiti che arrivano dallo Juventus Stadium servono per ripianare bilanci in rosso, dettati da amministratori troppo allegri e acquisti toppati in pieno. Il Milan, non potendo per ora gestirsi uno stadio, ha scelto la strada dei giovani per riportare il rossonero in alto. Queste due sono le strade che l'Italia deve percorrere per uscire dalla crisi, tornare vincente e attrarre di nuovo i più forti.

Perché è tutto un circolo. Se vinci, diventi appetibile. Guadagni e puoi anche spendere. Ora bisognerà difendere i giovani del nostro campionato: da De Sciglio a El Shaarawy, da Pogba a Kovacic. Lasciarli crescere e possibilmente non venderli per nessuna cifra al mondo. Tra 4-5 anni i loro esempi avranno portato a costruire intorno un team che potrà ambire anche alla Champions League. E inserendo un campione già affermato all'anno - come alla fine fanno Barcellona e Bayern Monaco - potrai di nuovo dominare.

Serviranno anni. Come ieri ha detto Conte dopo l'eliminazione bianconera. E pochi errori. Oggi i soldi li dobbiamo spendere pescando giovani di talento, manager di rilievo e per costruire infrastrutture tipo lo Js. Il resto, vedrete, verrà da sè.

Foto: www.milan4ever.it

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